Stefano Bollani, il meglio che l'italia ha da offrire

Pubblicato il da Alberto Rigamonti

Un talento completo, coinvolgente e ironico come Stefano Bollani, e non parlarne sarebbe un peccato.

Bollani è un pianista a tutto tondo, che è in grado di suonare una ninna nanna svedese jazz e un'ora dopo la Rapsodia in Blu di Gerswhin. Un concentrato di talento e una capacità di improvvisazione sorprendente lo portano, dopo un breve periodo pop, ad essere uno dei jazzisti più apprezzati non solo del panorama italiano, ma anche di quello mondiale.

Bollani, oltre a quanto detto, possiede una caratteristica che lo rende unico e superbo: la comicità. Suona senza pretese, non vuole essere il pianista grigio che suona un motivetto e si sente un genio (riferimento ad un altro artista puramente voluto), lui vuole coinvolgere il pubblico e farlo divertire, in modo da lasciare impresso qualcosa.

Molti artisti molto più scarsi di Bollani mancano di questa componente, che consiste nel mettere la musica al posto principale, piuttosto che la commercialità e i soldi.

Famoso è, oramai, il suo duetto con Chick Corea, pianista jazz storico che, insieme al nostro Bollani, riesce a creare melodie improvvisate degne dei maestri del passato.

Il pianista jazz milanese si è diplomato nel conservatorio di Firenze nel 1993, e ha in seguito studiato jazz con alcuni dei più grandi jazzisti, tra i quali Luca Flores, il quale gli lasciò impressa la naturalezza della sua arte improvvisativa.

Bollani è famoso anche per la sua creatività nei cd, sempre riguardanti temi diversi: dopo diversi album accompagnato da altri musicisti, nel 2006 incide "Piano Solo", per poi dirigersi su ritmi più movimentati della Samba e arrivando sul suo ultimo lavoro in via di sviluppo che riprende diverse opere di Frank Zappa reinterpretate.

Egli è dunque un fenomeno italiano come raramente se ne vedono, eclettico, simpatico e senza ombra di dubbio creativo.

Stefano Bollani
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